La cantatrice calva

Regia di Mauro Taba

Acqua Minerale – di A. Campanile
C’era folla al castello – di J. Tardieu
Linguaggi familiari – di J. Tardieu
La cantatrice calva – di E. Ionesco

Teatro del ‘900, dopo “Così è (se vi pare)” è “Lo zoo di vetro”, approda a quello che il critico Martin Esslin, negli anni ’50, definì “teatro dell’assurdo”. Senza voler indugiare sulle tematiche più squisitamente letterarie e filosofiche, il nostro lavoro si propone di affrontare uno solo degli aspetti salienti della poetica dell’assurdo, che d’altra parte è anche il più divertente: il comico che deriva dalla crisi della comunicazione e del linguaggio. I protagonisti dell’Acqua Minerale, vorrebbero comunicare, ma, intrappolati dal significato delle parole, non ci riescono; in C’era folla al castello i personaggi non comunicano perché non si incontrano mai. A questo punto ci soccorre però l’improbabile “Professore” de i linguaggi familiari, che ci rivela… il segreto della parola.
Con La cantatrice calva il nostro percorso si conclude: il linguaggio perde ormai ogni valore comunicativo, svuotandosi di ogni significato, ma Ionesco, Signore dell’assurdo, con una girandola di battute fulminanti, ci fa scoprire un teatro ricco di invenzioni verbali e di libertà creativa.

ACQUA MINERALE
di A. Campanile
Cristina Madala
Carlo Panero
Mauro Taba
C’ERA FOLLA AL CASTELLO
di J. Tardieu
Donatella Percoco
Giorgio Berardo
LINGUAGGI FAMILIARI
di J. Tardieu
Franco Scatolero
Barbara Jorio
Giuditta Zaniboni
Cristina Madala
Marco Collica
Raniero Cane
LA CANTATRICE CALVA
di E. Ionesco
I Signori SmithBarbara Jorio
Marco Collica
I Signori MartinGiuditta Zaniboni
Raniero Cane
Il Capitano dei PompieriGiorgio Berardo
Mary, la CamerieraCristina Madala
ScenografiaValter Argentini
LuciFranco Carletti
SuonoMassimiliano Biella
Direzione di ScenaRoberto Levrini
Foto di ScenaDavide Balangero