Il gioco dell’amore e del caso

Testo di Pierre Carlet de Chamblain de Marivaux

Regia di Luisa Donalisio

Silvia, figlia del nobile Orgone, deve incontrare Dorante, suo promesso sposo, che non ha ancora conosciuto. Preoccupata da questa circostanza, chiede al padre di poter osservare il giovane Dorante, assumendo l’identità della propria cameriera, Lisetta, la quale, a sua volta, fingerà di essere Silvia. Il “caso” vuole che anche Dorante, spinto dallo stesso motivo, si presenti a casa di Orgone fingendo di essere il proprio servitore, Borgognone. Da questo doppio travestimento deriveranno numerosi equivoci che, una volta sciolti, permetteranno all’amore di trionfare.

Dopo il successo di Anfitrione e a tre anni dall’allestimento di La Locandiera, il Teatro Prosa Saluzzo – Compagnia “Vittorio Abbà” ritorna al teatro del Settecento con un capolavoro francese,
Il gioco dell’amore e del caso di Pierre de Marivaux. “L’abbiamo scelto perché ci è parso ancora attuale – afferma Luisa Donalisio, che ha curato la regia dello spettacolo – I personaggi della vicenda celano la propria identità in un gioco di equivoci e camuffamenti, ma – e questa è per me la morale della storia – anche se ci si nasconde, in fondo si rimane comunque se stessi; prima o poi la vera natura di ciascuno affiora. E due cuori affini si riconoscono sempre, al di là di ogni simulazione”.

Il Signor OrgoneGiorgio Berardo
Mario, Suo FiglioMassimiliano Biella
Silvia, Sua FigliaDonatella Percoco
Dorante, Promesso Sposo di SilviaRaniero Cane
Lisetta, Cameriera di SilviaLuisa Donalisio
Borgognone, Servitore di DoranteMauro Taba
Una ServettaKrizia Ribotta
Cristina Ferrari
 
RegiaLuisa Donalisio
 
Costumi e ScenografiaLuisa Donalisio
CostumistaInes Verano
Allestimenti SceniciRoberto Levrini
LuciFranco Carletti
Paolo Biella
Alessandro Biella
SuonoMirko Levrini
AcconciatureMarco Civallero
TruccoOmbretta Gedda
Progetto GraficoStefano Milanesio
Organizzazione di SalaBruna Biella
Gemma Cosa
Claudia Biella Battista