Sogno di una notte di mezza estate

Testo di William Shakespeare

Regia di Luisa Donalisio

Ne “Il sogno di una notte di mezza estate”, i personaggi si collocano su due piani paralleli, il mondo umano e quello soprannaturale, due realtà che coesistono, ma che non si dovrebbero incontrare – gli uomini chiusi nella loro materialità, nel divenire, nella conflittualità del quotidiano, gli esseri fatati che li osservano dalla loro remota serenità. Quando, però, per sbaglio o per divertimento, il piano del magico incide su quello umano, nasce l’azione e si sviluppa la vicenda: i conflitti degli uomini si ripercuotono sul mondo fatato e, a sua volta, il mondo fatato interagisce con quello umano, producendo esiti imprevedibili.

L’intervento del soprannaturale nella quotidianità genera equivoci, separazioni, innamoramenti improvvisi e connubi paradossali, dietro cui sta il folletto Puck, artefice – talvolta involontario, più spesso maliziosamente divertito – degli scherzi e degli equivoci, che si muove fra i due mondi e li collega, al servizio di Oberon re degli elfi. Diventa perciò possibile tutto, che la Regina delle Fate, Titania, perda la testa per un mortale trasformato magicamente in asino, che due coppie, innamorate che più non si può, innamorate per sempre, “esplodano”, con il consueto corollario di suppliche, pianti, inseguimenti. I piani dell’azione, in realtà, sono addirittura tre, perché il mondo umano, a sua volta, individua la realtà della corte – in fermento per le nozze del re Teseo con l’amazzone Ippolita – e quello della povera gente – un gruppo di artigiani che vuole onorare l’unione recitando una tragedia, anch’esso travolto dall’irrompere della magia nella quotidianità. Spetta al primo attore di questa scalcinata compagnia, il tessitore Chiappa, trasformato in asino, fare esperienza diretta della magia, entrando, per lo spazio di una notte, nella dimensione del soprannaturale. L’interazione fra le due realtà è effimera – come un sogno, e, all’alba, i due mondi torneranno ad allontanarsi, lasciando i mortali a chiedersi che cosa sia davvero successo.

CAST ARTISTICO & TECNICO

Titania
Donatella Percoco

Teseo

Riccardo Pittavino

Elena

Cecilia Spampinato

Demetrio

Emiliano Fioretti

Ermia

Annachiara Busso

Lisandro

Corrado Vallerotti
Ippolita
Luisa Donalisio
Flauto
Enrico Marzano
Oberon
Raniero Cane
Tassello
Mauro Taba
Puck
Mario Bois
Zeppa
Carlo Panero
Chiappa
Giorgio Berardo
Fata
Chiara Marzano
Egeo
Sergio Catania
Beccuccio
Luca Bertero
Gli elfi e le fate
Davide Colmo
Matteo Sanmartino
Valentina Cane
Marta Scanavino
Martina Campagnolo
Roberta Risso
Giorgia Mondino
Regia
Luisa Donalisio
Costumi e Scenografia
Luisa Donalisio

Allestimenti Scenici

Roberto Levrini
Mario Besso Pianetto

Luci e Audio

Mirko Levrini
Alessandro Biella

Acconciature

Marco Civallero

Trucco

Simona Ghigo

Progetto Grafico

Stefano Milanesio
Organizzazione di Sala
Bruna Biella
Gemma Cosa